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Bonifacio Asioli: 28 duetti per due corni

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    Bonifacio Asioli nasce a Correggio il 30 agosto 1769. Figlio d’arte, inizia giovanissimo lo studio del clavicembalo nella città natale. Tra i suoi insegnanti troviamo Crotti, Lanfranchi ed in seguito, a Parma, Angelo Morigi, anche se per lunghi periodi l’Asioli studiò in proprio. Nel 1782 è a Vicenza, Bologna e Venezia dove riscuote un grande successo come clavicembalista e improvvisatore. L’anno seguente, appena quattordicenne, insegna clavicembalo, flauto e violoncello al Civico Collegio di Correggio dove, tre anni dopo, diventa maestro di cappella, carica ricoperta anche a Modena. Nel 1787 si trasferisce a Torino presso il marchese Maurizio Gherardini che segue nel 1796 a Venezia, dove rimane fino al 1799. Nello stesso anno fa ritorno a Torino per poi trasferirsi a Milano, dove nel 1805 viene nominato maestro di camera e direttore della cappella imperiale e, successivamente (1808) insegnante di composizione e direttore del Conservatorio appena fondato, incarico quest’ultimo che ricoprirà fino al 1814. Durante gli anni milanesi Asioli mantiene contatti con Weigl, Clementi e Haydn, che gli raccomanda come allievo il figlio di Mozart, Karl Thomas. A seguito degli avvenimenti politici decide quindi di trasferirsi nuovamente a Correggio (1815), dove con il fratello Giovanni fonda una scuola di musica. Nel 1826 organizza a Reggio una scuola analoga della quale diviene presidente onorario. Si spegne a Correggio il 18 maggio 1832.

    Precocissima la sua attività di compositore. A otto anni componeva musica sacra e da camera e a diciotto il catalogo delle sue opere poteva considerarsi già ricco. Il primo debutto pubblico avvenne nella città natale con la rappresentazione de La Volubile e dell’intermezzo Il ratto di Proserpina. Influenzata dallo stile di Paisiello e di Cimarosa, la sua produzione teatrale prosegue con la composizione di Cinna, dramma serio rappresentato alla Scala nel 1793. Varia e di elevato tasso artistico (forti i richiami stilistici a Mozart e Haydn) la produzione di musica vocale da camera che comprende cantate, scene liriche, duetti, trii, quartetti, notturni, arie, ecc. Ad essa si affianca anche una notevole produzione di musica sacra composta da Messe, Magnificat, Te Deum, Tantum ergo, inni, mottetti, ecc. Negli anni maturi della sua vita Bonifacio Asioli si dedicò all’insegnamento, scrivendo numerosi ed importanti trattati teorici di largo successo che contribuirono ad assicurargli una notevole fama di didatta. All’interno di questo quadro vanno collocati i duetti che qui si pubblicano. Chiara è la finalità didattica del lavoro, non privo tuttavia di una certa carica di fantasia creativa espressa da una scrittura sempre varia e di piacevole effetto. Gli anni ai quali far risalire la composizione dei duetti (1817) coincidono con l’inizio di un lungo periodo di transizione che trasformerà la tecnica del corno a mano in quella più moderna della macchina.

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